martedì 8 marzo 2016

Diamoci una mossa! _ torta mimosa



Corro come al solito ed eccomi qui, sul filo del rasoio, a pubblicare la torta che ho preparato per festeggiare le due donne di casa, ovviamente una Torta Mimosa.

Ma prima della ricetta, permettetemi di fare qualche riflessione.
Ovviamente, questo è un blog di cucina. Di sicuro, pubblico prevalentemente ricette dolci, e anche semplici. Non ci provo nemmeno a contare quante sono le bloggers molto (ma veramente tanto) più brave ed assennate di me.
Ma queste semplici ed ovvie considerazioni non riescono ad esimermi a lanciarvi, proprio oggi, uno spunto di riflessione. Vorrei parlarvi del Ddl Cirinnà e della tanto vituperata (e poi non passata al voto) STEPCHILD ADOPTION. 
Già confrontandomi con colleghi ed amici avevo capito che qualcosa nella comunicazione di questo argomento/provvedimento non andava...rimaneva continuamente confuso con la questione dell'utero in affitto.

Premettendo che IO SONO FAVOREVOLE anche a quello (predicare la parità per me vuol dire contemplarla da ambo le parti), la Stepchild Adoption è ben altro: trattasi di dare la possibilità al secondo genitore, all'interno di una coppia omosessuale, di riconoscere LEGALMENTE quello che di fatto è suo figlio/figlia, quello che lei/lui cura ed ama qual tale, e viceversa, considerando anche l'altro punto di vista, quello dell'ancor più debole.

OGGI mi sento di chiedervi: come può ritenersi giusta una legge che nega ai figli i genitori e viceversa?

Quanti ostacoli per noi altri inconcepibili essi devono affrontare? 

MA, SOPRATTUTTO, PERCHE'?

Vi chiedo solo di riflettere su questo e di provare ad immedesimarvi in queste persone, da figli e da genitori. E, magari, reagire...




Torta Mimosa 
(per una torta a tre strati di 18 cm di diametro)

Per il Pan di Spagna montato a freddo
6 uova medie
180 g di zucchero semolato
180 g di farina 00
un pizzico di sale fino
la scorza grattugiata di 1/2 limone

Per la crema pasticcera
400 ml di latte intero
100 ml di panna fresca
4 tuorli da uova medie
140 g di zucchero semolato
40 g di farina 00
i semi e il baccello di 1/2 bacca di vaniglia
le zeste di 1/2 limone

Per la Chantilly all'italiana gelatinata
l'intera dose di crema pasticcera preparata
300 ml di panna fresca
3 g di gelatina in fogli

Per la bagna al Rum Bianco
80 g di zucchero semolato
160 g di acqua
50 ml di Rum Bianco

Mettiamo nella ciotola della planetaria le uova intere con lo zucchero semolato e il pizzico di sale [1].
Azioniamo la macchina alla massima velocità [2] e lasciamo montare dai 20 ai 30 minuti, o finché non avremo ottenuto una massa montata tale che, sollevando la frusta, cada con difficoltà e poggiandosi delicatamente sul resto del composto (ovvero, in gergo, finché non scriva) [3].
Preriscaldiamo il forno a 170°C in modalità statica (o a 150°C in modalità ventilata).
Setacciamo la farina per tre volte affiché arieggi il più possibile [4] ed uniamola con una frusta a mano alla montata in tre o quattro volte con movimenti dal basso verso l'alto, aggiungendo in questa fase anche la scorza grattugiata del mezzo limone [5]. 
Imburriamo ed infariniamo uno stampo a cerniera da 22 cm di diametro, avendo cura di porre all'inizio sul fondo un foglio di carta forno [6].
Versiamo l'impasto nella teglia preparata e, senza sbatterlo né livellarlo, poniamolo a cuocere in forno per circa 45-50 minuti (vale la prova stecchino), poi sforniamolo [8]. Sformiamo il dolce [9] e mettiamolo a raffreddare, capovolto, su una gratella [10].
 

Nel frattempo prepariamo la crema pasticcera.
In un pentolino portiamo a bollore il latte, la panna, la scorza del limone e la mezza bacca di vaniglia con i suoi semi [11].
In un tegame un po' più ampio mescoliamo i tuorli con lo zucchero servendoci di una frusta a mano, quindi uniamo anche la farina ed incorporiamola perfettamente [12, 13].
Aggiungiamo a filo, mescolando, il composto di latte e panna filtrato e riportiamo a bollore senza smettere di girare il composto [14].
Una volta pronta la crema, allontaniamo il tegame dalla fiamma e copriamo con pellicola alimentare a contatto (in alternativa, possiamo mescolare spesso il composto finché non si sarà raffreddato, evitando così la formazione dell'odiosa pellicina) [15].


Prepariamo ora la bagna.
Risciacquiamo per bene i baccelli della bacca di vaniglia e poniamoli in un bricco a bordi alti. Uniamo l'acqua e lo zucchero e portiamo a bollore. Spegnamo e lasciamo raffreddare. Uniamo a questo punto il Rum Bianco.

Siamo pronti per comporre il dolce.
Prima di tutto eliminiamo la calotta del Pan di spagna [16].
Poi, aiutandoci con un coltello a lama seghettata ed un filodi cotone, dividiamolo in tre strati che siano più o meno dello stesso spessore e coppiamo ogni strato con un cerchio da pasticceria del diametro di 18 cm [17].
Dai bordi ritagliati eliminiamo la parte esterna e sbricioliamo in una ciotola la mollica che servirà per ricoprire la nostra torta [18].
Nel frattempo facciamo reidratare in acqua freddissima i 5 grammi di gelatina in fogli.
Dopo una decina di minuti tamponiamola bene e facciamola sciogliere in 3 cucchiai di panna calda presi dal totale previsto per la Chantilly [19].
Iniziamo a montare la restante panna fresca e, a lavorazione quasi ultimata, aggiungiamo a filo il composto di gelatina, continuando a montare.
Ecco pronte tutte le nostre basi [20].
Amalgamiamo dolcemente con movimenti dal basso veso l'alto la panna gelatinata con la crema per ottenere la farcia del nostro dolce [21]
Scegliamo il piatto da portata su cui serviremo la torta e poniamovi al centro l'anello da pasticceria ulizzato in precedenza, in cui andremo ad inserire il primo disco di pan di Spagna, una generosa spennellata di bagna al rum ed un terso della crema Chantilly [22].
Ripetiamo l'operazione con il secondo strato di torta e chiudiamo il dolce con l'ultimo disco di biscotto, inzuppando bene anch'esso. Lasciamo riposare in frigorifero per almeno 30 minuti.
Estraiamo la composizione dall'anello [23] e rivestiamo il tutto con la Chantilly rimasta [24].
Ricopriamo interamente con la mollica di Pan di Spagna sbriciolata [25].
Facciamo riposare in frigo almeno 12 ore, ben protetta sotto una campana, prima di tagliarla a fette e degustarla. 





2 commenti:

  1. Maria Midaglia09/03/16, 19:53

    Questa torta è sublime provatela e ve ne renderete conto.

    RispondiElimina
  2. Grazie alla prima donna di casa! :*

    RispondiElimina

Lascia un tuo commento, un'opinione se provi una ricetta, una richiesta di consigli se hai dubbi nella preparazione di un piatto, un semplice saluto: