lunedì 25 gennaio 2016

Zuppetta di finocchi, patate e lattuga d' inverno, con finocchietto selvatico, olio del Cilento e pane di Nemoli


Finalmente l'inverno sembra arrivato. 
Le temperature si sono normalizzate e la neve sui monti intorno risplende bianchissima sotto i raggi del bel sole di oggi.
Tempo ideale per una bella zuppa. Ho dei finocchi bio in frigo, grossi e croccanti, profumatissimi. E della lattuga invernale di giardino.
Zuppe e minestre, si sa, vengono  meglio se si usano prodotti stagionali e, in particolare con questo freddo, mettendo insieme quel poco che c'è, senza cercar di fare chissà quale ricetta elaborata, che questo deve essere un piatto che sa di casa, senza pretese.
E quando usi l'olio fatto in casa con le piccole olive delle Pisciottane, laddove il finocchietto selvatico cresce ad ogni angolo di strada e per la natura di confine della tua terra puoi avere ogni giorno a tavola del pane straordinario prodotto ancora con antiche varietà di grano e paste acide che passano in mano da una generazione all'altra, anche la minestra più banale diventa da leccarsi i baffi.

Un immenso grazie alla Vitto che ha lanciato questa sfida.

E con questa semplicissima ricetta partecipo all'MTC di Gennaio 2016 :)

sabato 16 gennaio 2016

Nigella London Cheesecake


Tra tutte le ricette di cheesecake classico provate, questa è quella che mi è piaciuta di più per gusto e consistenza. Io utilizzo sempre del formaggio spalmabile delattosato e questo non solo per poter gustare senza pericolo uno dei miei dolci preferiti, ma anche perché meno acido e naturalmente più dolce grazie alla scissione del lattosio in glucosio e galattosio. Segnalo, inoltre, che solitamente non uso prodotti del famoso brand americano, trovando più adatti al nostro gusto quelli di vari marchi tedeschi, generalmente venduti nei discount, cosa positiva anche per il portafogli, il che non guasta mai ;) .

La ricetta è di Nigella Lawson e copiata da qui.

Provatela!!!

sabato 9 gennaio 2016

Biscotti scozzesi al burro salato


Tutto cambia affinché nulla cambi. Non c'è che dire. 
E succede di ritrovarti sempre punto e daccapo. Deve sicuramente dipendere dall'esser parte di quella generazione di interregno, che il mondo l'ha visto com'era e com'è. Il prima e il...durante, quello che probabilmente non finirà mai per molti come me. Esuli," malediciamo" tutte le "terre straniere", citando una famosa canzone dei Modena City Ramblers, in cui proviamo a condurre una qualche esistenza, così come quella da cui proveniamo. Punto e a capo.
Ma, stranamente, molti di noi, riescono al contempo a sentire come casa propria tutti i luoghi dove vivono, perché, INEVITABILMENTE, ci lasciano un pezzetto di cuore. Perché la mia è una generazione sentimentale, anche se nessuno ci crede. E pensa, pur non essendone consapevole, di essere una parte del tutto. E il tutto non si scinde. E' solo un continuum di ripetizioni ineguali.

Questi biscotti per me sanno di casa. Non è altro che l'impasto ottenuto da tre parti di farina, due di burro e una di zucchero, il dolce antico di quella Scozia dove anche le uova erano un lusso. La mia è una semplice modifica di una ricetta di Shortbread che potrete trovare anche qui, e qui:)
Nell'augurio che vi scaldino il cuore...

Pane americano classico


Dopo un lungo periodo di assenza dalla blogosfera rieccomi, sperando stavolta di poter mantenere un po' di costanza!
Ma andiamo al dunque.
Tra i tanti pani in cassetta sperimentati nel tempo questo è quello che fin'ora mi ha soddisfatto maggiormente, e per diverse ragioni. Morbido, ben alveolato, non odora minimamente di lievito e si presta benissimo ad essere accompagnato sia col dolce che con il salato. Ottimo farcito e tostato, si mantiene per almeno tre giorni se ben avvolto nella pellicola.
In più è facilissimo da fare e non richiede particolari tecniche o attenzioni.
Copiato qualche anno fa su uno dei vari quadernetti di ricette da La Cucina Italiana, è una ricetta di Paola Lazzari, ovvero una garanzia ;)